

Gestalt e Bioenergetica
Le origini, i significati e l'applicazione dei due approcci.
La Gestalt è un approccio di psicoterapia fondato da Fritz Perls (1893-1970) che ritiene funzionale l’intera esperienza di vita di una persona.
Il qui e ora, il momento presente, rispetto a quanto emerge nella relazione con se stessi, con l'altro e con tutto ciò che ci circonda, è fondamentale nell'approccio gestaltico, definito anche umanistico e olistico proprio perché prende in considerazione l'individuo nella sua interezza e nelle sue dimensioni.
Un cambio radicale di paradigma nel processo: dal perché al com'è per te, dando valore all'esperienza del comportamento e non alla sua interpretazione.
Gestalt

Bioenergetica
Nel 1940 a New York, Alexander Lowen, il fondatore della Bioenergetica, incontrò Wilhelm Reich e rimase affascinato dalle sue teorie sull’analisi del carattere, intuendo che avrebbe potuto approfondire le sue ricerche.
Lowen, durante un percorso di terapia con Reich prese consapevolezza di quanta rigidità e di quanti blocchi muscolari avesse e da quel momento incominciò a dedicarsi alle strutture caratteriali e a dare vita a ciò che sarebbe stata la bioenergetica.
La bioenergetica è un modo di comprendere la
personalità in termini dei suoi processi energetici.
Questi processi, cioè la produzione di energia attraverso
la respirazione e il metabolismo, e la scarica di energia
nel movimento, sono le funzioni basilari della vita.
La bioenergetica è anche una forma
di terapia che associa il lavoro sul corpo con quello
sulla mente per aiutare le persone a risolvere i blocchi
emotivi e realizzare in misura più ampia il
proprio potenziale di provare piacere e gioia di vivere.
Una sintesi fondamentale è che il corpo e la mente sono
funzionalmente identici: quello che succede nella
mente riflette quello che succede nel corpo, e viceversa.
Preghiera della Gestalt
“Io faccio la mia cosa.
Tu fai la tua cosa.
Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative.
Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative. Io sono io. Tu sei tu.
Se per caso ci incontreremo, sarà bellissimo; altrimenti non ci sarà stato niente da fare.”